Chi lavora nei campi, nelle coltivazioni o è a contatto con animali da allevamento ha bisogno di stivali comodi, leggeri e facili da pulire. Ma tra tanti modelli, come si scelgono i migliori stivali da lavoro per agricoltura e allevamento?

È difficile generalizzare e dare una linea guida per tutti, perchè in base al tipo di attività si può avere bisogno di più comodità o più sicurezza. Sicuramente però, un buon stivale da lavoro per agricoltura e allevamento si caratterizza dal tipo di materiale e design esterno, che deve essere facile da lavare e ben impermeabile.

Per scegliere gli stivali antinfortunistici più adatti bisogna prima di tutto chiedersi quale tipo di protezione è necessaria per poter lavorare in totale sicurezza. Un buon stivale da lavoro ha certamente una suola resistente e antiscivolo, con una trama ideale per lavorare sul bagnato, in aree fangose e su terreni impervi. Gli stivali antinfortunistici certificati SRC corrispondono a queste caratteristiche e garantiscono un ottimo grip in qualsiasi situazione. Oltre alla suola, un altro aspetto da considerare è il puntale. Chi non rischia pericoli di schiacciamento o caduta di oggetti pesanti può optare per un modello senza puntale antinfortunistico, più leggero, comodo e flessibile. Chi invece ha bisogno di una maggiore protezione può scegliere uno stivale da lavoro con puntale, ideale soprattutto per chi lavora negli allevamenti.

Un ultimo aspetto da valutare è il materiale: gli stivali da lavoro più conosciuti sono quelli in pvc, un materiale certamente economico ma non troppo flessibile. Con il progredire della tecnologia si stanno iniziando a diffondere gli stivali antinfortunistici in poliuretano, molto più leggeri, flessibili e duraturi rispetto a quelli in pvc. Gli stivali da lavoro in poliuretano risultano quindi più confortevoli ed evitano l’affaticamento delle gambe e della schiena, soprattutto se in combinazione con una suola ammortizzante oltre che antiscivolo.